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Nuove regole su manutenzione caldaie, controllo fumi, Bollino Blu


Salgono a 4 anni gli intervalli di verifica per le caldaie a gas autonome, il consiglio dei Ministri, nel comunicato n. 69 del

15/2/2013 infatti, finalmente recepisce la Direttiva Europea sul rendimento energetico degli impianti termici autonomi, uniformando l'Italia alle normative Europee sulla cadenza dei controlli di efficienza energetica delle caldaie, D.L.g.s. 195/2005 direttiva 2002/91/CE del 16/12/02.

 

La decisione, presa per riparare alle conseguenze della procedura d'infrazione comminata all’Italia per "non aver completamente recepimento” il provvedimento, avvantaggia finalmente i consumatori, sia semplificando le procedure di controllo, ora dimezzate nei tempi, sia riducendo la frequenza per le spese energetiche periodiche.

 

Con l'approvazione del nuovo Regolamento (che regola anche il limite minimo sul fresco estivo), la cadenza dei controlli di efficienza energetica si riduce rispettivamente a:


◊ Controlli ogni 4 anni per impianti a gas metano o GPL

◊ Controlli ogni 2 anni per impianti termici a combustibile liquido o solido

- Solo le caldaie con potenza termica superiore a 100Kw dovranno dimezzare tali intervalli. (fatte salve eventuali diverse prescrizioni del costruttore riportate nel libretto d'uso della caldaia)


Poiché le utenze ad uso domestico comprendono, nella stragrande maggioranza, caldaie con potenza inferiori a 100Kw, il cambiamento coinvolge in positivo il comportamento della maggior parte degli Italiani.

L’attuale normativa infatti (DPR 412/93, 59/2009, 192/2005 e 311/2006) prevedeva per le caldaie con potenza minore di 35Kw, controlli praticamente doppi, che erano:


◊ Controlli annuali per caldaie a combustibili solidi o liquidi.

◊ Controlli biennale per impianto gas a focolare aperto poste all'interno dei locali, o per caldaie installate da più di 8 anni.

◊ Controlli quadriennali "unicamente" per gli impianti a gas a tenuta stagna.


La nuova normativa diversamente uniforma i controlli per tutti gli impianti.

Chiariamo che l'aumento della tempistica di manutenzione non incide sulla sicurezza degli impianti poiché l'avvenuto ricambio di caldaie di "vecchissima generazione" sostituite gradualmente nel tempo da quelle di "più recente generazione", garantisce intrinsecamente una maggiore tenuta nel tempo, rendendo di fatto, superflui (e quindi inutilmente costosi) controlli “troppo” ravvicinati.

Poiché il controllo periodico delle caldaie da parte di tecnici specializzati ed autorizzati ha un costo non trascurabile, le associazioni dei consumatori stimano che la nuova normativa apporterà benefici economici di circa 70-80 Euro/anno/famiglia.

Va detto che le vecchie normative, (farraginose e scarsamente comprensibili per gli utenti), se abbinate alla "scarsa" trasparenza di alcuni operatori, potevano portare a informazioni insufficienti o dolose date all'utenza dai tecnici del settore per sostenere un "obbligo" di controllo annuale della caldaia, e biennale della combustione (analisi dei fumi) causando maggiori costi non dovuti.

Le nuove normative risultano ora più chiare e quindi meno facilmente aggirabili, vigileremo comunque, promette il Presidente di Areaconsumatori Avv. Rocco SOFI, affinché eventuali abusi vengano individuati, ed allo scopo invitiamo tutti i consumatori a segnalare eventuali eccessi o indicazioni diverse da quanto disposto dalle nuove normative.