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Scandali alimentari: carne di cavallo venduta per vaccina, formaggi DOP fatti con latte in polvere


Continuano con desolante cadenza gli scandali sui prodotti alimentari, le ultime “novità” portano alla luce i risultati delle analisi sulla carne di cavallo venduta come vaccina, intanto si scopre una nuova frode di formaggi DOP prodotti con latte in polvere.

Punto sulla carne di cavallo:

il ministero della salute ha comunicato i risultati delle indagini sullo “scandalo” della carne equina che ha coinvolto a vari livelli tutta l’Europa, indagini condotte a seguito della “raccomandazione” del 19 febbraio scorso dopo la scoperta di presenza di carne di

cavallo non dichiarata nei prodotti a base di carne. I risultati purtroppo confermano l'internazionalità della “frode” giacché anche in Italia, su 454 campioni prelevati dai NAS, ben 93, ovvero più del 20% contenevano carne equina non segnalata.

Il risultato è stato possibile grazie al duplice intervento predisposto dal ministero con un’attività di controllo condotta sul territorio nazionale dai NAS, e tramite l’intensificazione delle attività di vigilanza sulle carni di provenienza nazionale ed estera attuate dal Servizio Sanitario Nazionale. il ministero ha affermato che l’analisi ha permesso di individuare, in prodotti commercializzati o etichettati come contenenti carni bovine (carni macinate, prodotti a base di carne, preparazioni di carne), carne equina “non dichiarata in etichetta“. I risultati di tutti gli stati membri saranno pubblicati dalla Commissione Ue.

Alla luce dei poco lusinghieri risultati, Coldiretti afferma che “con un campione ogni cinque esaminati adulterato dalla presenza di carne equina non indicata in etichetta, ci troviamo in presenza di uno scandalo senza precedenti”, e il fatto che, fortunatamente, in nessun campione sia stata trovata presenza di fenilbutazone, non rende la situazione più leggera, si evidenziano infatti giri di lotti di carne che viaggiano trasversalmente in tutta l'Europa, grazie ad intermediazioni poco trasparenti che agevolano frodi, e danneggiano imprese e consumatori.

Falsi Formaggi DOP:

Un'importante azione repressiva è stata condotta nel novarese dove sono stati sequestrati 2,5 quintali di latte in polvere utilizzato per produrre mozzarella, gorgonzola, toma piemontese, taleggio, e altri formaggi Dop, procedura in netta violazione della legge Italiana che, da 40 anni, vieta l’impiego di latte in polvere per produzioni casearie. Una vera e propria truffa per accaparrarsi ingenti quanto illeciti guadagni (il latte in polvere costa notevolmente meno del latte fresco) che danneggia doppiamente sia sul versante alimentare che economico i consumatori, i quali acquistavano formaggi freschi nella convinzione di usare prodotti di qualità, e si ritrovavano invece con prodotti scadenti oltre che fuori legge.

Un fatto positivo di questo specifico caso, è che il legale rappresentante del caseificio è stato denunciato per “frode in commercio”, reato che prevede la reclusione, e che pertanto non potrà risolversi con la "solita" semplice pena pecuniaria.

Non è sufficiente però colpire casi singoli, servono normative più rigorose a salvaguardia del diritto dei cittadini di consumare prodotti garantiti e di provata qualità e provenienza.

Come abbiamo sempre sostenuto, ribadisce il Presidente Rocco SOFI, occorre rendere obbligatoria nelle etichette, l’indicazione d'origine di tutti i prodotti alimentari, ma anche dei loro componenti, allo scopo di consentire l’individuazione, in modo certo, di ogni passaggio della filiera produttiva degli alimenti, questi ultimi casi confermano la necessità di percorrere questa via.