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Meteo settimanale Colleferro



Incendio al termovalorizzatore di Colleferro

 

Martedì 23 luglio 2013 mattina, un’alta colonna di fumo visibile per alcune ore a decine di km di distanza, ha informato i cittadini di Colleferro, dei paesi vicini, e gli automobilisti dell’autostrada A1, che il termovalorizzatore di Colleferro ha avuto un nuovo ennesimo incidente.

Il nuovo problema che ha coinvolto un nastro trasportatore dei rifiuti, ha richiesto l’intervento di quattro squadre dei pompieri che hanno impiegato circa un’ora e mezza per spegnere le fiamme.

Fortunatamente non ci sono stati feriti poiché il reparto coinvolto dal rogo è automatizzato, ma è la sola nota positiva dell’evento che si succede ad altri episodi che hanno causato fuoriuscite di fumi e polveri inquinanti “non sempre accidentali”

Le cause, secondo le ipotesi avanzate, sarebbero dovute a particolari rifiuti che cadendo dal nastro che segue la torretta di stoccaggio, hanno causato il blocco del meccanismo di trasporto facendolo surriscaldare innescando le fiamme.

Un episodio che, seguendo solo di pochi giorni quello avvenuto in località Castellaccio con un vasto incendio all’ex capannone del gruppo Acea Ambiente, genera nuova forte apprensione alla cittadinanza per l'incolumità dei lavoratori, e per le inevitabili conseguenze ambientali.

Chiediamo la massima chiarezza sulle cause degli incendi, sostiene il Presidente di AreaConsumatori Avv. Rocco SOFI, un’indagine che valuti gli episodi accaduti con attenzione e scrupolo adeguati alla gravità degli eventi occorsi, affinché sia garantita la massima sicurezza di chi lavora negli impianti, e della cittadinanza della zona che ne subisce "passivamente” gli effetti, passività che viceversa deve diventare attenzione scrupolosa per gli organi preposti alla sicurezza del lavoro, e della vigilanza ambientale.