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Fiscalità 2014: IUC, IMU, Tares, Tari, Tasi


Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicate le date contenute nella "Legge di Stabilità" per il 2014 (L. 27/12/2013 n. 147) relative al pagamento dell’IUC (Imposta Unica Comunale), confermando il 24 gennaio come termine di scadenza per

versare "minirata" IMU, e maggiorazione TARES. i termini fissati sono:


♦ "minirata" IMU 2013: scadenza confermata al 24 gennaio 2014, applicabile nei comuni che hanno aumentato l'aliquota IMU per la prima casa ad oltre il 4‰ (vedi "mini" IMU);
♦ "maggiorazione" TARES: confermata la data del 24 gennaio, applicabile a chi non ha effettuato il versamento entro il 2013;
♦ IMU: scadenze confermate al 16 giugno per la 1° rata, e al 16 dicembre per il saldo;
TARI e TASI: ciascun Comune dovrà stabilire i termini del pagamento, applicando non meno di due rate a scadenza semestrale, anche differenziate fra i due tributi.


IMU: (Imposta Municipale Unica) tassa patrimoniale sugl'immobili introdotta dal Governo Monti col decreto "Salva Italia" gravante su abitazioni private e immobili ad uso commerciale, "abolita" nel 2013 per le prime case, e "rientrata" in gioco per alcuni comuni (vedi "mini" IMU).

Le aliquote "standard" IMU fissate dal "potere centrale" sono il 4‰ sulla prima casa, e il 7,6‰ sulle restanti proprietà, con facoltà dei comuni di variarle (entro lo 0,2% per la prima casa, e lo 0,3% per i restanti immobili), mantenendo le differenze impositive nelle "casse" Comunali, al netto di esenzioni e detrazioni previste per condizioni particolari. leggi l'approfondimento sull'IMU


"mini" IMU: è il conguaglio della quota residuale della 2° rata IMU 2013, a carico dei contribuenti dei 2.398 comuni Italiani che hanno aumentato l'aliquota base IMU oltre il 4‰ (quattro per mille). Consulta l'elenco dei comuni interessati alla "mini" IMU

i proprietari di prima casa residenti in tali Comuni infatti, sono chiamati entro il 24 gennaio 2014 a versare la cosiddetta "mini" rata IMU, scaturita da un "pasticcio" impositivo del Governo che non avendo tenuto conto delle maggiorazioni applicate da alcuni comuni, ora presenta il conto ai cittadini. Per evitare di commettere errori pertanto, o rischiare inconsapevolmente di "saltare" il pagamento (configurabile come evasione fiscale) invitiamo i consumatori a verificare la delibera del proprio Comune per accertarsi degli effettivi valori fissati per l'aliquota IMU:

♦ Nei 5.694 comuni che hanno mantenuto l'aliquota IMU per la prima casa al valore "base" del 4‰ (quattro per mille), i cittadini non devono pagare nulla;

♦ Nei 2.398 comuni che hanno aumentato l'aliquota IMU prima casa oltre il 4‰, i cittadini dovranno pagare il 40% della differenza. In pratica se un comune ha applicato, ad esempio, l'aliquota massima del 6‰, l'IMU a saldo 2013 sarà il 40% della quota eccedente l'aliquota base, nel caso supposto 6‰ - 4‰ = 2‰ di imponibile IMU, di cui il cittadino, tramite l'F24, dovrà pagare il "solo" 40%, col restante 60% che verrà coperto dallo Stato (al netto di sgravi e detrazioni) Calcola l'IMU

Entro il 24 gennaio 2014 pertanto, i proprietari di prime case dei suddetti Comuni (con relative pertinenze), di terreni agricoli (posseduti e condotti da coltivatori diretti o IAP iscritti nella previdenza agricola) e di fabbricati rurali strumentali, dovranno versare la cosiddetta mini IMU


TARES: (Tributo comunale rifiuti e servizi) imposta introdotta includendo la TIA (Tariffa igiene ambientale) e la TARSU (Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani), che, oltre al nome, si differenziavano per essere la TIA, una tariffa pagata dai cittadini che usufruivano dei servizi forniti dal Comune, e la TARSU, una tassa pagata proporzionalmente alla superficie dell'immobile.

La Tares grava sui cittadini in possesso di locali e/o aree scoperte atte a produrre materiali e rifiuti urbani, e pertanto destinata agli occupanti dell'immobile, siano essi proprietari o inquilini.

Posticipata al 2014 dai Comuni si deve pagare l'integrazione entro il 24 gennaio prossimo con due modelli di pagamento:

♦ bollettino precompilato relativo all’imposta sui rifiuti,

♦ modello F24 per la maggiorazione relativa ai servizi indivisibili.

Sono molti tuttavia i Comuni che ad oggi non hanno ancora comunicato le aliquote, e se i modelli non fossero recapitati in tempo utile, potrebbero crearsi conflitti tra l'effettivo pagamento e i termini di scadenza fissati prima delle delibere. Naturalmente nei casi in cui accadesse, chiediamo l'annullamento delle sanzione normalmente dovute al "ritardo", garantendo assistenza ai consumatori che ne divenissero vittime.


TARI: (Tariffa Rifiuti) dal 2014 sostituisce la TARES, e insieme a TASI e IMU compone la nuova IUC (Imposta Unica Comunale)


TASI: (Tariffa Servizi Indivisibili) è la nuova imposta introdotta dai Comuni che comprende le spese relative ai cosiddetti servizi indivisibili come illuminazione pubblica, manutenzione, riparazione stradale, ampliamento e mantenimento di aree verdi, parchi e giardini, servizi legati alla sicurezza dei cittadini, ecc., che "affianca" la Tari, a formare la nuova IUC (Imposta Unica Comunale)


IUC: (Imposta Unica Comunale) è la nuova imposta che racchiude le diverse componenti di fiscalità sulla casa, IMU, Tari, e Tasi.

Introdotta nella Legge di Stabilità 2014, si compone di una parte patrimoniale (IMU), di una tassa sui servizi cosiddetti indivisibili (TASI), e di una tassa sui rifiuti urbani (TARI, ex Tia, Tares, Tarsu).

L'imposta, definita inizialmente come TRISE, nel maxi-emendamento del Governo approvato dal Senato, ha assunto la denominazione "definitiva" di IUC, e risulta composta da più parti:

♦ l'IMU, che grava sul possesso di immobili (escluse le prime case),

♦ la TARI, dovuta all'amministrazione Comunale per lo smaltimento dei rifiuti,

la TASI, destinata a coprire i servizi Comunali cosiddetti indivisibili (illuminazione, manutenzione stradale, ecc.), fatti a beneficio dell'area in cui si vive, e che per questo prescinde dalla proprietà o dalla locazione dell'immobile che vi è ubicato.

L'IUC è dunque una "Service Tax" destinata a coprire i costi "derivanti" dall'utilizzo dell'immobile, applicabile pertanto a quanti lo usano, proprietari, o inquilini.

 

Bene i chiarimenti, commenta il Presidente di Areaconsumatori Avv. Rocco SOFI, tuttavia si persevera nel legiferare tassazioni complesse e ridondanti, senza fornire un'adeguato tempo di preparazione agli utenti, la scadenza fissata al 24 gennaio è fortemente penalizzante per i cittadini, molti dei quali ancora ci chiedono come pagare la maggiorazione Tares, e se devono pagare la "mini" IMU, dopo che per mesi era stato garantito che l'IMU prima casa era stata abolita. I CAF dei Comuni coinvolti, sono presi d'assalto da contribuenti in fila per ore, sovente prese di permesso lavorativo, le tasse sono un dovere civico, ma questo non autorizza l'accanimento politico nel penalizzare i consumatori, restiamo fortemente contrari, continua l'Avv. SOFI, a forme impositive "improvvisate", governare è altro, non è "solo" far quadrare i conti, e se nelle diverse anime del Governo c'era chi voleva mantenere l'IMU, chi abolirla per tutti, chi lasciarla solo per le classi più facoltose, il risultato finale è il peggiore e il più pasticciato dei compromessi possibili, consumato ancora una volta a danno dei contribuenti.