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Cartelle "pazze" Equitalia: parte la sospensione online

 

Proseguendo nel processo di revisione delle richieste esattoriali che vada incontro alle esigenze del cittadino, Equitalia ha attivato una procedura web per sospendere le cartelle esattoriali non dovute, o con importi esorbitanti, le cosiddette "cartelle pazze".

Con la nuova procedura, entrando sul portale del sito Equitalia, sarà possibile sospendere tali pagamenti direttamente online.

Detto che le normative vigenti prevedono sin dal 2010 che il contribuente possa chiedere ad Equitalia la sospensione delle cartelle non dovute senza doversi rivolgere all’ente creditore, e che dal 2013 presentando dichiarazione motivata possa chiedere la sospensione con effetto immediato della riscossione in attesa dell'esito del contenzioso, (L. 228/2012) la nuova procedura amplia con un metodo moderno e pratico le modalità di richiesta di sospensione, che il contribuente può ora ottenere:


♦ Recandosi in uno sportello Equitalia,
♦ Inviando la richiesta per fax o per e-mail,
♦ Spedendo la richiesta per raccomandata AR,
♦ Inoltrando la richiesta online.

Per usare il nuovo servizio di sospensione online il contribuente deve:

♦ entrare sul sito www.gruppoequitalia.it nella sezione servizi al cittadino
♦ cliccare “sospendere la riscossione“
♦ cliccare "compila la richiesta online“

Verrà così indirizzato al form telematico che dovrà compilare allegando:

◊ documentazione comprovante l’irregolarità della cartella contestata,
◊ copia di un documento d'identità in corso di validità.

A termine dell'operazione riceverà una e-mail dal sistema a conferma del buon esito della richiesta.


Modalità e tempistiche della richiesta di sospensione sono:

  • Invio richiesta di sospensione ad Equitalia: a cura del contribuente entro 90 giorni dal ricevimento della cartella contestata,
  • Inoltro della richiesta al creditore: a cura di Equitalia che informerà l’ente creditore della richiesta di sospensione pervenuta dal contribuente,
  • Risposta dell'ente creditore: verificata la correttezza della contestazione, l'ente creditore comunicherà al contribuente, e a Equitalia, l'esito della verifica,
  • Tempi di risposta: l'ente creditore dovrà rispondere entro 220 giorni dalla presentazione della domanda, trascorsi i quali senza dare riscontri, le somme contestate saranno annullate.

Entrando nel servizio di sospensione online delle cartelle Equitalia pertanto si può inoltrare direttamente a Equitalia, la documentazione necessaria a chiedere la sospensione della riscossione dovuta all’ente creditore.

I casi di sospensione ammessi sono:

  • Provvedimento di sgravio emesso dall’ente creditore,
  • Pagamento già effettuato prima della formazione del ruolo,
  • Prescrizione o decadenza del credito, avvenuta prima della formazione del ruolo,
  • Qualsiasi altra causa motivata di non esigibilità del credito,
  • Sospensione amministrativa dell’ente creditore, o giudiziale,
  • Sentenza con la quale sia stata annullata in tutto o in parte la pretesa dell’ente creditore, emessa in un giudizio al quale non ha partecipato il concessionario per la riscossione.

In caso di più cartelle, si può inviare una richiesta per volta, allegando ad ognuna la documentazione a supporto della domanda.

 

Prima di procedere comunque occorrerà munirsi dei documenti necessari per compilare la richiesta, in particolare:

◊ cartella di pagamento e/o altro atto della procedura cautelare ed esecutiva per la quale si vuole chiedere la sospensione;

◊ documentazione a giustificazione della richiesta di sospensione (copia del pagamento, sospensione giudiziale o amministrativa, sentenza favorevole, ecc.);

◊ documento d'identità in corso di validità;

◊ dichiarazione sostitutiva di certificazione (ai sensi dell'art. 46 D.P.R.445/2000) per le persone giuridiche.


Gli interessati dotati della documentazione necessaria, potranno compilare la richiesta online

 

Accogliamo positivamente ogni innovazione che ammoderni e semplifichi la vita dei contribuenti, commenta il Presidente di Areaconsumatori Avv. Rocco SOFI, il rapporto cittadini Equitalia è sempre stato "conflittuale" e per la natura delle richieste non sarà mai "idilliaca" ma ogni azione tesa a migliorare il rapporto va nella giusta direzione di "stemperare" i toni eccessivi.

Troppo spesso in passato il contribuente ha subito l'enorme ingiustizia di "dover" pagare cartelle esattoriali non dovute, salvo dimostrare successivamente le sue ragioni, la nuova politica che antepone i diritti del cittadino a quelli dell'ente creditore, bloccando i pagamenti "non dovuti", certamente potrà alleggerire il senso di oppressione finora percepito.

Equitalia è l'ente incaricato alla riscossione, ma per alcuni metodi discutibili usati in passato, è stata spesso additata come "responsabile" delle richieste non dovute, di cui imponeva la riscossione in modo coercitivo creando un clima di ostilità nel cittadino, che per questo colpevolizzava Equitalia più delle leggi che ne regolavano il comportamento.

Auspichiamo, continua l'Avv. SOFI, che il processo di modernizzazione e avvicinamento all'esigenza dei contribuenti prosegua, e che nuove leggi e comportamenti finalizzati, portino in futuro a considerare enti come Equitalia, non più coloro da contrastare, ma "solo" ciò che sono, enti incaricati alla riscossione, a cui rivolgersi con fiducia, e magari chiedere anche consigli di natura fiscale.