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ISEE 2015 bocciato dal TAR del Lazio

 

Pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento assegnate ai disabili non sono fonte di ricchezza pertanto non possono essere assimilate a redditi. Con questa motivazione il Tar del Lazio ha accolto in parte i tre distinti ricorsi presentati contro il nuovo ISEE da parte delle famiglie di disabili e di alcune associazioni di categoria.

Decade di conseguenza la parte del regolamento che aveva suscitato più proteste, quella cioè che assimilava assegni di disabilità come fossero stipendi, penalizzando così proprio quelli più gravi, che date le loro condizioni ricevevano più aiuti.

“Non è dato comprendere per quale ragione <scrivono i giudici> nella nozione di reddito, che dovrebbe riferirsi a incrementi di ricchezza idonei alla partecipazione alla componente fiscale di ogni ordinamento, sono stati compresi anche gli emolumenti riconosciuti a titolo meramente compensativo e/o risarcitorio a favore delle situazioni di ‘disabilità’”.

Il tribunale amministrativo inoltre, ha ritenuto non idonee le franchigie introdotte per abbattere le quote di reddito derivanti dai contributi assistenziali, previdenziali, e indennitarie, che pertanto sono state annullate:

  • Annullata la parte del decreto che includeva nel “reddito disponibile” tutti i proventi “che l’ordinamento pone a compensazione della oggettiva situazione di svantaggio, anche economico, che ricade sui disabili e sulle loro famiglie”,
  • Annullata anche la parte di regolamento che prevedeva franchigie variabili a in base allo status di "minorenne" o "maggiorenne". - “Non si individua una ragione <indica la sentenza> per la quale al compimento della maggiore età una persona con disabilità sostenga automaticamente minori spese ad essa correlate”.

I giudici hanno invece respinto le altre richieste dei ricorrenti, tra queste il considerare illegittimo un tetto di 5mila euro per le spese detraibili nel calcolo dell’Isee.

 

Naturalmente in virtù della sentenza, il Governo dovrà rivedere i meccanismi da usare per il calcolo dell’Isee, o sospendere gli effetti dell'annullamento presentando ricorso contro la decisione del Tar del Lazio.

 

Siamo lieti della decisione del TAR che giudichiamo giusta ed opportuna, commenta il Presidente di Areaconsumatori Avv. Rocco SOFI, sentenza che ricolloca nella giusta posizione famiglie che oltre ad essere penalizzate dai problemi d'invalidità, erano ingiustamente gravate dal punto di vista reddituale contabilizzando le indennità come fossero veri e propri redditi, una beffa che si aggiungeva alla malasorte di congiunti disabili.

Ricordo, continua l'Avv. SOFI che nei Ns. sportelli è possibile ottenere il nuovo ISEE corretto in base alla sentenza del TAR del Lazio.

 

 

Per maggiori dettagli vedi il servizio di UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) redatto da Paolo Colombo: