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Roma, Vodafone fa pagare 7 mesi di rate per uno smartphone mai utilizzato ad una anziana. La denuncia di Areaconsumatori

Areaconsumatori, nell’ambito del sempre più proficuo rapporto con il Corecom Lazio (organo di mediazione per le controversie in materia di telecomunicazioni), denuncia il comportamento autoritario ed intransigente di alcuni operatori telefonici, tra cui, nella fattispecie in esame Vodafone Omnitel che a dispetto dei proclami sbandierati nelle singole sedi istituzionali di garantire la tutela e l’interesse del cliente, in particolare delle categorie più disagiate di consumatori, nella pratica si preoccupano solo di trarre il maggior beneficio possibile per le loro società di vendita, trincerandosi dietro disposizioni vetuste e cavillose che, speriamo, vengano, al più presto aggiornate per renderle sempre più comprensibili ed applicabili dalla generalità dei cittadini.

Emblematico e purtroppo non isolato il caso di una signora anziana, per la quale abbiamo difeso la posizione in sede di udienza al Corecom. La già citata Vodafone Omnitel infatti, tramite il proprio difensore, si è cavillosamente ostinata nel non voler riconoscere la validità del modulo da loro predisposto per il recesso che la ns assistita, a loro dire, aveva compilato erroneamente.

A nulla sono valse le rimostranze in merito ai tempi di legge perfettamente rispettati per l’invio della modulistica e, ancora meno, è stata considerata la situazione di oggettiva difficoltà della categoria di utenti anziani nella comprensione di modelli farraginosi e contorti. La signora ha restituito le apparecchiature appena ricevute contestualmente al modulo di recesso e, malgrado ciò, si è vista recapitare per i successivi 7 mesi, le fatturazioni relative servizi non forniti, dal momento che era già migrata ad altro gestore.

Condanniamo tali atteggiamenti che sono assolutamente contrari, intanto alle linee guida connaturali al significato della mediazione e della conciliazione che, dovrebbero caratterizzare tali risoluzioni delle controversie ma, soprattutto, al senso di buona fede, di giustizia sociale, di solidarietà e comprensione tanto sbandierati negli incontri tra le varie categorie di settore, dove si enunciano percentuali altisonanti di ottenimento di risultati per le posizioni in causa e poi, perdono di credibilità dinnanzi a simili contesti.

Auspichiamo, infine, che tali circostanze non si verifichino più, nel contempo avvisando le compagnie telefoniche della nostra massima attenzione su tali dinamiche.