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CARBURANTI: NUOVE ACCISE NUOVE RICADUTE SULLE FAMIGLIE


Ci risiamo, nel crescendo della finanza creativa, dopo innovative ricerche per consolidare il bilancio e rilanciare l’economia, i tecnici scelti con rigore scientifico per risolvere la crisi, hanno trovato la soluzione, e con ingegno e fantasia hanno deciso l’ennesimo aumento delle accise sui carburanti. Qualsiasi cosa succeda nel bel paese, chiunque governi, la soluzione è consolidata, stabilito il fabbisogno, basta applicare la formuletta e il controvalore si trasforma in accise, roba da “tecnici” appunto.

Senza alcun pudore si continua così a fare cassa sui carburanti colpendo la capacità economica dei contribuenti e continuando a ridurre il potere d’acquisto di famiglie, artigiani, imprese, un nuovo aumento proprio alla vigilia delle partenze per incassare con tempismo sulle vacanze dei contribuenti. Il prezzo dei carburanti più alto in Europa e forse nel mondo continua così a salire, le ripercussioni su un mercato già contratto, sono forti, e l’aumento dei costi dei trasporti non potrà che peggiorare le cose. Peraltro gli aumenti imposti sono due, giacché all’aumento di 0,42 cent vanno sommati gli 0,09 cent di IVA, per un totale di maggiori entrate di circa 85 Milioni di euro per la sola parte restante del 2012, balzelli che portano il recente bilancio di aumenti a 30 cent in più per litro di benzina, e 32 cent in più per litro di gasolio, valori che le associazioni dei consumatori calcolano in maggiori costi diretti per consumo di carburante di € 380 anno cui aggiungere gli aumenti indiretti causati dai maggiori costi di trasporto che incideranno su prezzi e tariffe per ulteriori € 295 per un aggravio totale su base annua di € 675 a famiglia. Sono cifre importanti per utenti già duramente colpiti da nuove tasse e penalizzati da entrate "congelate", ma sono appunto "cifre", le sole cose che i tecnici vedono ai fini del bilancio dello stato, perdita dei posti di lavoro, recessione, ridotto potere d'acquisto dei consumatori sono problemi asettici, distanti, ciò che più conta per il loro mandato sono i bilanci.

Certo i tecnici sono stati chiamati a risolvere situazioni che la politica degli ultimi decenni non ha saputo affrontare, ma proprio per questo ci si attendevano soluzioni nuove seppur severe, soluzioni che viceversa non solo non divergono, ma addirittura accentuano antiche e consolidate brutte abitudini che resistono da oltre 70 anni e che il bel Paese continua a riproporci con sempre maggiore frequenza. In realtà i tecnici una variante l’hanno introdotta, con un’impennata d’ingegno infatti sulle ultime accise è stata aggiunta l’IVA, che tecnicamente è l’Imposta sul Valore Aggiunto, ma in questo caso è un'imposta sul Valore Tolto, non si capisce infatti la logica dell'IVA su un’accisa, è una tassa sulla tassa, sulla quale sarebbe interessante conoscere l'opinione della Corte Costituzionale.

É istruttivo allora vedere quali sono le accise che gravano sui carburanti, una piccola lezione di storia delle calamità i cui effetti però sopravvivono alle emergenze, una nutrita lista cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni, in attesa della prossima evenienza con cui continuare a colpire gli automobilisti:


1935: Guerra in Abissinia, 1,9 lire

1956: Crisi di Suez, 14 lire

1963: Disastro del Vajont, 10 lire

1966: Alluvione di Firenze, 10 lire

1968: Terremoto del Belice, 10 lire

1976: Terremoto del Friuli, 99 lire

1980: Terremoto in Irpinia, 75 lire

1983: Missione in Libano, 205 lire

1996: Missione in Bosnia, 22 lire

2004: Rinnovo contratto autoferrotranvieri, €cent 2,00 (39 lire)

2005: Rinnovo autobus pubblici, €cent 0,50 (10 lire)

2011.04: Manutenzione beni di enti e istituzioni culturali, €cent 0,73 (14 lire)

2011.06: Emergenza immigrati a causa della crisi libica, €cent 4,00 (77 lire)

2011.11: Alluvione in Liguria e in Toscana, €cent 0,89 (17 lire)

2011.12: Decreto “salva Italia”, €cent 8,20/benzina, €cent 11,20/diesel  (159 e 217 lire)

2012.05: Terremoto in Emilia e Romagna, €cent 2,00 (39 lire)

2012.08: Agevolazione imposte zone dell'Abruzzo colpite dal terremoto, €cent 0,51 (10 lire)


M.Rossi