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Semplificazione Fiscale e modello 730 precompilato


Con il via libera del Governo al DL sulle semplificazioni fiscali, si avvia il progetto di riforma del sistema tributario, un provvedimento auspicato da tempo dai cittadini e dalle associazioni come la nostra dedite alla tutela dei diritti dei consumatori.


Inizialmente la riforma interesserà lavoratori dipendenti e pensionati, per poi allargarsi ad una platea sempre più ampia di contribuenti.

Sono attese diverse misure volte ad eliminare adempimenti superfluidi, a semplificare e snellire le procedure di persone fisiche e società, tuttavia la notizia di maggior rilievo è la tanto annunciata introduzione della dichiarazione dei redditi precompilata della quale riportiamo di seguito un riepilogo sintetico di quanto previsto:

 

Per il 2015 il modello precompilato sarà proposto ai contribuenti che normalmente presentano il 730, o l'Unico semplificato, una vasta platea che l’Agenzia delle Entrate stima in oltre 20 milioni, appartenenti alla categoria dei lavoratori dipendenti, dei titolari di redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente, e dei pensionati.

 

Per "precompilare" le dichiarazioni, l'Agenzia delle Entrate integrerà le informazioni disponibili nell'Anagrafe tributaria con i dati trasmessi dalle banche, dalle assicurazioni, dagli enti previdenziali, e dalle informazioni contenute nelle certificazioni rilasciate dai sostituti d'imposta.

 

Già dal 2015 pertanto, oltre ai redditi di lavoro o pensione, e ai redditi immobiliari, le dichiarazione precompilate conterranno anche altri dati quali interessi passivi dei mutui, i premi per polizze vita e infortuni, i contributi previdenziali.

 

Dal 2016 potranno confluire nel modello precompilato anche i dati relativi alle spese mediche (registrate alla fonte tramite la Tessera Sanitaria), le spese di istruzione, le erogazioni liberali e Onlus, ed i restanti oneri, una raccolta "automatizzata" di dati resa possibile dalla progressiva interconnessione delle diverse banche dati, e dal miglioramento della velocità di comunicazione con l'introduzione della cosiddetta "banda larga".

 

Un piano così ambizioso naturalmente non può essere immune da problemi di "rodaggio", ed in proposito l’Agenzia delle Entrate stima che dei 20 milioni di 730 precompilati che verranno diffusi nel 2015 per i redditi 2014, quasi 3 su 4 (circa il 72%) necessiterà di integrazioni, interventi che nel 2016 dovrebbero ridursi a meno della metà dei modelli inviati (circa il 45%), fino quasi ad azzerarsi dal 2017.

Resta facoltà del contribuente comunque, continuare a presentare la dichiarazione dei redditi tramite modello 730 o Unico, compilato per proprio conto, o con l’ausilio dei soggetti intermediari riconosciuti.

 

♦ Queste le tempistiche previste per la dichiarazione precompilata:

  • entro il 7 marzo il sostituto d’imposta invierà il CUD all’Agenzia delle Entrate;
  • entro il 15 aprile il 730 precompilato sarà disponibile per lavoratori dipendenti e pensionati, completo dei dati del sostituto d’imposta (stipendio o pensione), dell’anagrafe tributaria (famigliari a carico, rendite immobiliari, ecc.), dei dati contabili trasmessi da banche, assicurazioni, ecc.;
  • entro il 7 luglio il contribuente potrà accettare la dichiarazione, modificarla, integrarla, o presentarne una nuova tramite CAF o professionisti.

♦ La fase più importante per il contribuente pertanto inizia dal 15 aprile quando:

◊ l’Agenzia delle Entrate metterà online le dichiarazioni precompilate,

◊ il contribuente, tramite il sito dell'Agenzia delle entrate, potrà verificata la dichiarazione per:

  • validarla, per come è redatta,
  • correggerla, rettificando i dati immessi dall'Agenzia,
  • integrarla, inserendo eventuali ulteriori dati mancanti.

In alternativa, il contribuente potrà rivolgersi al proprio sostituto d'imposta, Caf, o professionista abilitato, cui delegare la compilazione.

 

In base all'opzione scelta dal contribuente di accettare, o modificare la dichiarazione proposta, l’Agenzia, attuerà un diverso iter di controllo:

  • L'accettazione senza modifiche della dichiarazione proposta, non comporterà nessun controllo documentale dei dati contenuti, cosa peraltro ovvia trattandosi dei dati già acquisiti dall'Agenzia delle entrate che pertanto non necessitano di alcuna ulteriore verifica,
  • L'introduzione di modifiche e/o integrazioni fatta dal Contribuente, comporterà viceversa la verifica da parte dell'Agenzia delle Entrate che, naturalmente, potrà verificare la congruità di quanto aggiunto o modificato,
  • La presentazione tramite Caf o professionisti abilitati infine, comporterà la verifica "d'ufficio" della dichiarazione da parte dell'Agenzia delle Entrate, a prescindere dall'eventuale modifica dei dati precompilati,

 

Ulteriore ed importante novità riguarda i Caf e i professionisti che saranno tenuti alla cosiddetta "apposizione del visto di conformità" nei dati della dichiarazione.

Questa importante variazione comporta che, in caso di anomalie riscontrate nei controlli documentali relativi alle dichiarazioni trasmesse, a rispondere all’Agenzia delle Entrate non sarà più il contribuente, bensì i Caf o professionisti intermediari che li hanno redatti, e che al riguardo dovranno conservare nei termini di legge tutta la relativa documentazione.

In caso di accertate difformità inoltre, anche le richieste di pagamento conseguite dal controllo documentale saranno inviate ai Caf o professionisti che, pertanto, dovranno pagare "di tasca loro" il totale corrispondente alla differenza d’imposta accertata, alle sanzioni, e agli interessi, nella stessa misura oggi prevista per i contribuenti, salvo dimostrare che l'infedele dichiarazione sia stata indotta dolosamente dal contribuente.

Si tratta insomma di una misura efficace per la lotta contro l'evasione voluta per responsabilizzare i professionisti che, di conseguenza, non potranno più accettare "passivamente" dichiarazioni mendaci o incomplete di contribuenti disonesti, ma saranno tenuti in prima persona ad accertare la congruità dei dati presentati, salvo risponderne personalmente all'Agenzia delle Entrate.

 

In caso di errore infine, ove Caf o professionisti dovessero rilevare la presenza d'incongruità o dati mancanti scoperti dopo la trasmissione della dichiarazione, potranno trasmettere una rettifica entro il 10 novembre dell’anno relativo alla violazione, pagando una sanzione ridotta a 1/8, mentre differenze d'imposta e interessi omessi restano a carico del contribuente.

 

Naturalmente per effetto della riforma saranno le dichiarazioni presentate tramite Caf e professionisti quelle maggiormente soggette ai controlli ma, l’Agenzia delle Entrate potrà verificare anche per i contribuenti che si avvalgono del modello precompilato, la effettiva sussistenza dei requisiti dichiarati per fruire delle detrazioni o deduzioni richieste.


Una riforma attesa da tempo dalle associazioni dei Consumatori, commenta il Presidente Areaconsumatori Avv. Rocco SOFI, provvedimento che ci auguriamo riesca a mantenere le promesse per consentire ai Cittadini, già tartassati da tasse e tributi di ogni genere, di semplificare l'adempimento fiscale più importante, soprattutto in quanto l'onere di determinare "il dovuto" passa da chi lo deve pagare (il contribuente) a chi lo deve incassare (lo Stato).

Un elemento di giustizia sociale, continua l'Avv. SOFI, che auspichiamo riesca ad entrare rapidamente in pieno regime, e venga inoltre esteso a tutte le altre incombenze (IMU, Tasi, ecc. ecc.,) dove oggi il cittadino, non solo deve pagare, ma deve mobilitarsi a cercare chi, cosa, dove, quanto e quando pagare, e se nel farlo commette un errore, si vede raggiungere da sanzioni di mora ed interessi, insomma una vera e propria vessazione "aggravata e continuata".

Importante innovazione anche l'introduzione del principio per cui Caf e professionisti, da "semplici compilatori" diventano responsabili del contenuto delle dichiarazioni, rispondendo personalmente di eventuali errori e/o dichiarazioni mendaci, un elemento decisivo per la lotta all'evasione ed elusione fiscale.

Importante al riguardo anche il fatto che, non dovendo più controllare i milioni contribuenti che accetteranno le dichiarazioni precompilate, l'Agenzia delle Entrate potrà concentrarsi alla verifica dei restanti contribuenti tra i quali, statisticamente, si concentrano le dichiarazioni "meno trasparenti" quando non del tutto assenti.


Leggi i dettagli forniti dall’Agenzia delle Entrate